È una serata qualsiasi.
Sto ascoltando la musica in camera, i miei genitori sono usciti per fare la spesa e mia sorella sta rimuginando su non so che cosa, con lo sguardo perso nel vuoto. La chiamo e lei si gira, squadrandomi con aria assente. Ignorando il suo strano comportamento che fa venire i brividi, vado in cucina per prendere un pacchetto di patatine. Si sta facendo buio, perciò accendo la luce che rischiara l’ambiente cupo. Cerco di vedere che ore sono, i miei genitori dovrebbero essere già tornati, ma il solito orologio blu appeso in cucina non c’è più. Anche l’ora sul telefono è scomparsa; strano, penso. Esco in corridoio e mi dirigo verso la camera di mia sorella per dirle che sua scherzetto non mi fa affatto ridere. Lei sa che devo sempre controllare che ore sono! Quando apro la porta, però, Alice non c'è più. La chiamo, ma non risponde; il silenzio della casa mi investe. Improvvisamente la luce della stanza si spegne e rimango al buio, con il bagliore tenue della luna che filtra dalla finestra. E’ proprio grazie a questo bagliore che vedo una figura incappucciata che si avvicina verso di me; non è mia sorella. Ha in mano una mazza e, a meno che non sia un fanatico del baseball, quest'uomo ha cattive intenzioni. Mi maledico per non aver ascoltato la mia mamma quando mi diceva di chiudere la porta a chiave. Quando lo sconosciuto alza arma impropria, capisco che è arrivata la fine. Vedo la mazza che si sta avvicinando al mio naso, la scena si svolge al rallentatore. Tre, due, uno e... mi sveglio di soprassalto. Solo qualche secondo capisco che si trattava di un sogno e torno dormire. Scritto da Margherita T.
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Gennaio 2023
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